2010: è nata Elisabetta, mia figlia.
Quale miglior modo di festeggiare se non dedicandole una bottiglia di mia produzione? In cantina era già in programma un Metodo Classico. Dal 2015 abbiamo aderito al progetto DOCG per la denominazione Alta Langa in modo tale che potesse identificarsi nel territorio in cui nasce l’azienda: si tratta di un vino millesimato, con una lunga permanenza sui lieviti, e che sa anche essere apprezzato nella sua dote di longevità.
Quando poi è nata mia figlia ho pensato che fosse una bella idea poterglielo dedicare, cercando di avvicinarla alla mia passione per il vino. Ad una cena con amici mi ricordo di aver sentito un’espressione: “sei tremenda”. Non l’avevo mai associata ad una possibile etichetta di vini, ma tornando a casa, mi sono reso conto che conteneva il numero “tre” e il numero “sei”, che sono esattamente i mesi durante i quali il nostro Metodo Classico affina sui lieviti: 36. In più, il nome sembrava perfetto per mia figlia, essere tremendi significa essere brillanti, vivaci, dinamici, vuol dire essere semplicemente dei bambini.
In cantina erano trascorsi i 36 mesi e la nostra Alta Langa era pronta e quindi io e la mia famiglia abbiamo deciso che il nome adatto poteva essere “Seitremenda” (questa volta con uno spazio di meno). Avere un’idea può essere facile, ma metterla in etichetta volendo trasmettere emozioni a chi beve il nostro vino richiede ancora un po’ di impegno, e io l’avevo trovato in Alice Lotti, l’illustratrice che ha tradotto la quotidianità di mia figlia, fatta principalmente di giochi, come per ogni bambino che si rispetti, in sei diverse etichette una più bella dell’altra, tanto che alla fine le abbiamo usate tutte per il nostro vino: ritraggono mia figlia sull’altalena, con delle palline, con l’orsetto, sul cavalluccio, sul triciclo e sullo scivolo. La sera mi capitava di giocare con Elisabetta e cercavo di spiegarle le terminologie del vino, ma non le capiva, fino a quando non abbiamo lanciato l’idea del gioco di Seitremenda, sviluppato da Cristina Ciamporcero e che si trova in ogni cartone di Alta Langa, con tanto di dado, per far divertire i grandi ma soprattutto i più piccoli: si lancia il dado e si muovono le pedine, che sono le placchette di alluminio dei tappi di spumante numerate da 1 a 6, capitando su una precisa fase di produzione del Metodo Classico.
Questo mi ha dato una mano a rendere mia figlia più curiosa verso il vasto mondo del vino.